IL CARUSO
SECONDO LETIZIA LE FUR

Articolo

Accendere i colori di Amalfi

Padroneggiando luce e colori, la fotografa Letizia Le Fur immagina il Caruso non con i familiari e sognanti colori pastello, ma attraverso un'audace ipersaturazione. Scoprite la Costiera amalfitana sotto una luce innovativa insieme alla fotografa.




C'è un motivo per cui i dipinti rinascimentali sono impressi nella nostra coscienza collettiva. Da Vinci, Botticelli, Michelangelo, Raffaello: le loro opere ci affascinano ancora oggi, con le loro tonalità morbide e i loro drammatici spaccati storici che raccontano la transizione dall'età medievale all'età moderna – la rinascita di un'intera prospettiva.

Pur essendosi innamorata di questo drammatico passato, Letizia Le Fur ha presto sviluppato un approccio tutto suo. Dopo aver studiato la pittura presso l'École des Beaux-Arts, ha scoperto ben presto che la fotografia era il mezzo che faceva al caso suo: un'arte attraverso la quale poteva incanalare la sua variegata prospettiva creativa, che spesso si concentra su visioni di bellezza ultraterrena.

Il suo uso del colore la aiuta a realizzare questa magica essenza, portando la saturazione al limite nella creazione di immagini che sono al contempo sconcertanti e fedeli nei confronti delle scene che raffigurano. Dato che il lavoro dell'artista è spesso incentrato sullo studio della mitologia e del mondo antico, non c'è da meravigliarsi che la lente di Le Fur sia così perfettamente in sintonia con i paesaggi e l'architettura del Caruso.

Incastonato su una scogliera di pietra calcarea affacciata sulla Costiera amalfitana, il Caruso è un palazzo che galleggia tra mare e cielo. Originariamente costruito nell'XI secolo da una ricca famiglia rimasta vittima di un naufragio sulla via per Costantinopoli, il palazzo fu successivamente scoperto e trasformato nel periodo rinascimentale, prima di diventare un hotel di lusso che attrae viaggiatori da oltre mille anni: nobili italiani, star di Hollywood e jet-setter contemporanei alla ricerca di un colto rifugio rinascimentale.

La Costiera amalfitana è spesso rappresentata da cliché come la Vespa, i limoni e le scogliere a picco sul mare. Le Fur incornicia questi noti panorami e soggetti da angolazioni e con un senso di profondità che fanno emergere accostamenti intriganti. Prendiamo la sua foto dei limoni di Amalfi, che vengono inaspettatamente ritratti in un'antica vasca contro una parete di pietra: la vivace scorza gialla parla al muro invecchiato dal tempo e l'acqua che scorre sembra rappresentare un ponte tra il vecchio e il nuovo, tra mondi reali e immaginati.

Nel 2020, in un'intervista della rivista di estetica contemporanea IGNANT, Le Fur ha parlato della sua predilezione per “la bellezza delle piante, la sensualità di un corpo e il caos della vita” all'interno delle sue composizioni. La sua visione del Caruso ha portato tutto questo a nuove vette. L'artista ha catturato senza alcuno sforzo l'essenza di questa incantevole residenza, trasportandola nel suo universo onirico. Nelle sue immagini, il mare e le nuvole si fondono in una straordinaria tavolozza di blu e bianchi, mentre i palazzi incontaminati fluttuano ad altezze cerulee e il sole rivela terre lontane oltre le acque del Tirreno.

Ogni angolo dello spazio è pieno di frammenti di bellezza senza età, dai giardini sospesi che circondano l'edificio, ispirando innumerevoli poesie e composizioni musicali, agli affreschi storici che adornano le pareti e i soffitti, illuminati dai raggi luminosi del sole. L'approccio intimo di Le Fur alla fotografia le ha permesso di catturare questi elementi, trovando la bellezza nella semplicità. Qui traspaiono nitidamente la sua attrazione per il colore, il suo interesse nei confronti del cinema e della pittura e la sua sensibilità quasi surrealista.

Il risultato è una testimonianza della ricca storia e dell'atmosfera accattivante del Caruso, che invita gli ospiti a godere della bellezza naturale e della cultura unica di questa tranquilla residenza. Un luogo in cui il fascino dell'antichità incontra una modernità senza tempo.


Incontrate le altre
Belmond Legends

L'Hotel Cipriani
secondo Chris Rhodes

All'Hotel Cipriani di Venezia, la lente di Chris Rhodes ci trasporta in un mondo di glamour senza tempo e di grande energia, dove le persone più affascinanti del mondo si riuniscono per concedersi i piaceri della vita.

Leggete la storia

Lo Splendido
secondo Chris Rhodes

Allo Splendido di Portofino, Chris Rhodes cattura la squisita luce ligure e l'eleganza disinvolta dell'hotel, mostrando l'enigmatica nonchalance di questo antico monastero trasformato in luminoso santuario.

Leggete la storia

La Residencia
secondo François Halard

A La Residencia, le immagini di François Halard catturano l'energia organica dell'hotel, la sensualità e l'autentica celebrazione della luce, coniugando la lente dell'artista con il famosissimo spirito artistico dell'enclave.

Leggete la storia

Villa San Michele
secondo François Halard

L'esperienza del rinomato fotografo François Halard nel campo dell'architettura e dell'interior design emerge chiaramente nel suo lavoro fotografico. A Villa San Michele, le immagini di Halard evocano la maestosità cinematografica di questa destinazione da sogno.

Leggete la storia